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Diritti Umani

Appello donne curde

Obiettivo: raccogliere, dal 25 novembre all’8 marzo, 100 mila firme per denunciare le politiche femminicide e genocide del presidente turco Erdogan.

“100 motivi per condannare il dittarore” lui è Erdogan.

È la campagna lanciata dal TJK-E, il movimento delle donne curde. Obiettivo: raccogliere, dal 25 novembre all’8 marzo, 100 mila firme per denunciare le politiche femminicide e genocide del presidente turco da portare nelle istituzioni più importanti, come l’ONU, per far riconoscere il femminicidio come crimine contro l’umanità e far condannare Erdogan.

I 100 motivi?

Hanno dei nomi e dei cognomi, e sono quelli delle donne uccise durante il governo dell’APK: l’avvocata Ebru Timtik, l’attivista Hevrin Selef, Sakine Canzis, Fidan Dogan, Leyla Sailemez e tutte le altre. Vittime di un regime che ha visto crescere la violenza contro le donne del 1400%: sequestrate, stuprate, vendute, massacrate.

Una intervista con Yildiz Filitci, attivista del TJK-E

La petizione