Un incontro di informazione e confronto sull’accesso alla legge 194 che permette l’interruzione volontaria di gravidanza e sui continui tentativi di rendere difficile la sua applicazione.
A distanza di 46 anni siamo ancora costrette a difendere con forza la legge 194, conquistata dal movimento delle donne nel 1978 e che aveva due capisaldi:
• la procreazione consapevole, con servizi demandati ai consultori;
• la possibilità di interrompere una gravidanza in una struttura pubblica, entro limiti definiti. Una pratica fino ad allora esercitata clandestinamente con tante donne morte per aborto e molti rischi per la loro salute.
Una legge frutto del suo tempo e di compromessi politici che negli anni ne hanno pesantemente compromesso l’attuazione, approfittando dei suoi punti critici. Primo tra tutti: l’obiezione di coscienza. Attualmente abbiamo una media nazionale del 63% di ginecologi obiettori, ma in diverse Regioni raggiungono l’80% e costringono le donne a lunghi viaggi per trovare un ospedale disponibile.
Ora un provvedimento del governo rende possibile alle associazione integraliste anti-scelta di entrare nei consultori pubblici. A quale titolo e con quale competenza dei privati entrano in strutture pubbliche? Con lo stratagemma di un fantomatico appoggio alla maternità si nasconde, in realtà, una pesante interferenza sulla libera scelta delle donne e un ulteriore attacco alla legge 194: un ulteriore modo per colpevolizzare le donne che vi ricorrono.
Sul fronte della prevenzione, i consultori pubblici vengono depotenziati, svuotati di personale e di funzioni, di servizi essenziali come l’educazione sessuo-affettiva per le giovani generazioni e l’accesso alla contraccezione, sempre ostacolati dalle forze che si dicono antiabortiste.
È in atto una guerra ai corpi delle donne, ai loro diritti, all’aborto sicuro. Occorre continuare a lottare per non tornare indietro e eliminare dalla legge 194 le sue storture .
Informiamoci e confrontiamoci.
VI ASPETTIAMO !
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Giovedi, 13 giugno 2024, ore 20.45
Aula Magna Biblioteca Malatestiana
CESENA
Ne parliamo con :
Eleonora Cirant – Antropologa e giornalista
Marina Toschi – Ginecologa, RICA rete italiana contraccezione e aborto
Introduce e coordina:
Licia Aguzzoni – Presidente Ass. Ipazia liberedonne