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Diritti Umani

IVG, un percorso a ostacoli? Disponibile il questionario anonimo

Come Ipazia liberedonne Cesena, Non Una Di Meno Ravenna, Non Una Di Meno Rimini abbiamo predisposto un questionario per capire quanto l’interruzione volontaria di gravidanza in Romagna sia accessibile a livello organizzativo, e quale sia l’esperienza umana a essa collegata.

Abortire in Italia, nonostante sia un diritto garantito per legge dal 1978, è ancora, anzi è sempre più, un tabù e un percorso a ostacoli. Tra le obiezioni di coscienza, i tentativi di dissuasione nei consultori e le tempistiche strette, questa esperienza privata spesso si trasforma in una serie di eventi estremamente umilianti e violenti, tra l’ansia che li precede e il silenzio che li segue.

È importante parlarne, raccontare, denunciare per migliorare questo percorso, fare uscire questa esperienza soggettiva dal silenzio e dall’impotenza, per chiedere a gran voce di rispettare il diritto all’autodeterminazione delle donne e dei corpi gestanti.

Perché abortire è una nostra scelta e pretendiamo l’astensione dai giudizi morali.

Come Ipazia liberedonne Cesena, Non Una Di Meno Ravenna, Non Una Di Meno Rimini abbiamo quindi predisposto un questionario, molto semplice, per capire quanto l’interruzione volontaria di gravidanza in Romagna sia accessibile a livello organizzativo, e quale sia l’esperienza umana ad essa collegata.

Aiutateci a raccogliere informazioni, in modalità assolutamente anonima e, se vi va, aiutateci a diffonderlo.
Grazie!

Compila il questionario raccontaci la tua esperienza