Vi invitiamo a guardare il video dell’incontro online “Abortire oggi. Tra lobby dei provita, stigma, obiezioni di coscienza.”
Ne abbiamo parlato il 14 maggio in diretta sulla nostra pagina Facebook con:
– Giulia Siviero, giornalista de Il Post
– Alice Merlo, testimonial della campagna UAAR “Aborto farmacologico. Una conquista da difendere”.
– Marina Toschi, ginecologa, Rete Italiana Contraccezione e Aborto Pro-choice
In dialogo con:
–Serena Dellamore, giornalista
–Licia Aguzzoni, avvocata
Introduzione di
–Tiziana Nasolini, presidente Ass. Ipazia liberedonne
È in atto in Italia una crociata, sempre più pressante, degli antiabortisti tesa a svuotare l’applicazione della legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza
Crociata veicolata da una comunicazione aggressiva, benché menzognera, che usa l’argomento del benessere delle donne per criminalizzare le loro scelte o del servizio falsamente caritatevole, come nel caso dei cimiteri dei feti.
Una crociata che è riuscita a far breccia:
👉 in diverse istituzioni locali che permettono l’entrata dei no-choice nei consultori per condizionare la libera scelta delle donne
👉 nella scuola, dove la parola educazione sessuale è ormai un tabù
👉negli ospedali pubblici dove aumenta l’obiezione di coscienza, il vero grimaldello per sabotare la legge, inapplicata in molti ospedali.
Una battaglia ideologica, finanziata da fonti oscure, che usa l’attacco ai diritti delle donne e delle persone LGBT come un “gancio” per minare la democrazia, favorire il consenso alle destre ultraconservatrici, indebolire i diritti umani. Polonia docet.
Tutto ciò è inammissibile in uno Stato laico. È ora che la società e le forze politiche progressiste si rendano conto di tutto ciò.
Non permettiamo che si torni indietro.